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Sindrome ansioso depressiva e prestazioni previdenziali.

Riflessioni di Guido Fragnoli e Domenico Carozza.

Da quanto è emerso leggendo alcune note, a firma di psicologi, apparsi sulla rubrica “informazioni di lavoro e previdenza” dello Studio Legale Carozza recentemente, l'ansia e la depressione appaiono essere patologie che caratterizzano la vita delle persone nel Nostro Paese.

Poiché, come tutti sappiamo, il rapporto di lavoro non è una categoria di vita disgiunta dalla realtà economica e socio culturale in cui si innesta, è plausibile credere – ma è anche noto - che gli elementi di nocività esistenti fuori da esso siano gli stesi che influenzano la psiche del lavoratore; si pensi, ad esempio, l'azione discriminatoria e vessatoria mossa nei confronti di soggetti ritenuti più deboli per eliminarli da competizioni di ogni tipo per la carriera.

Nel primo caso, i soggetti con patologia ansioso depressiva possono vedersi riconosciute le prestazioni dell'indennità di accompagnamento e della pensione di inabilità civile.

Nel secondo, i lavoratori possono vedersi riconosciuta la malattia professionale.

Un ruolo determinante, pertanto, è rivestito dal Patronato INAS CISL che con l'assistenza gratuita consente l'accesso ad una vastissima platea di utenti di agire per ottenere il riconoscimento di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Guido Fragnoli – Direttore INAS CISL Caserta

Avv. Domenico Carozza – Giuslavorista

 

12 giugno 2017

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