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Operaio addetto alla raccolta dei rifiuti caduto dall’automezzo: diritto al giusto indennizzo. Vittoria in Tribunale per lo Studio Legale Carozza.

Tribunale di Napoli, sentenza 370 del 2023.

Un dipendente della ASIA Napoli, con mansioni di operaio addetto alla raccolta dei rifiuti, mentre si apprestava a scendere dal camion di servizio, inciampava sulla pedana dell’automezzo, riportando un forte trauma contusivo alla spalla ed al ginocchio.

Il lavoratore veniva trasportato presso l’Ospedale Cardarelli dove veniva dimesso con una diagnosi di contusione alla spalla ed al ginocchio. Nei messi successivi l’interessato veniva sottoposto ad una serie di cure ed accertamenti sanitari.

L’INAIL comunicava al lavoratore di aver accertato una menomazione con grado del 6%.

L’interessato proponeva opposizione, ai sensi dell’articolo 104 DPR 1124/65, avverso il suddetto provvedimento, chiedendo il riconoscimento di una inabilità assoluta permanente in misura più alta.

L’operaio, successivamente, era costretto a proporre ricorso giudiziario al Tribunale di Napoli.

Il Giudice del Lavoro ha accolto il ricorso.

Per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è dovuto, secondo la normativa vigente, a) un indennizzo per danno biologico per i postumi di grado pari o superiore al 6% ed inferiore al 16% ovvero b) una rendita vitalizia, che compendia sia il danno biologico che le conseguenze patrimoniali della menomazione, per i postumi di grado pari o superiore al 16% (articolo 13 del Decreto legislativo 38/2000).

La Consulenza tecnica di ufficio, realizzata nel corso del procedimento giudiziario, ha rilevato la sussistenza di una menomazione invalidante pari al 9%, in quanto ha appurato la limitazione dolorosa dei movimenti della spalla. Il Consulente tecnico ha, inoltre, rilevato la ridotta la forza la muscolare e gli esiti del trauma contusivo spalla sinistra con lesione della cuffia dei rotatori.

Il Tribunale ha, pertanto, condannato l’INAIL al pagamento in favore dell’operaio dell’indennizzo per danno biologico in considerazione della maggiore percentuale di inabilità accertata.

25 settembre 2023

 

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