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Maggiorazioni per il lavoro notturno per i dipendenti del Ministero della Giustizia

Tribunale di Santa Maria C.V., sentenza 2934 del 2015.
Alcuni dipendenti del Ministero della Giustizia, in servizio presso l'Ospedale Psichiatrico giudiziario di Aversa con la qualifica di infermiere professionale, lamentavano che, a decorrere dal 1996, avevano svolto 8 turni di lavoro notturno per ogni mese, ma avevano ricevuto solo in parte il pagamento delle maggiorazioni previste dal contratto perché corrisposte solo in relazione ad alcuni dei turni prestati.
Con l'assistenza dell'avvocato Domenico Carozza, i lavoratori proponevano ricorso giudiziario per chiedere il riconoscimento del diritto alle maggiorazioni retributive in relazione a tutti i turni svolti nel mese con la condanna al pagamento delle relative differenze.
I lavoratori agivano, dunque, assumendo di aver svolto 8 turni notturni al mese, ovvero prestazioni lavorative nella fascia oraria dalle 20,00 alle 8,00 e che il lavoro svolto in questi orari era sempre stato richiesto dalla stessa amministrazione. Si rappresentava che il Ministero, però, aveva corrisposto l'indennità prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro solo per i primi 4 turni cadenti nel mese e non in relazione agli altri pure svolti.
Il Giudice del Lavoro ha ritenuto provato da parte dei lavoratori lo svolgimento di 8 prestazioni notturne come richiesto dalla stessa amministrazione datrice di lavoro ed applicabili le norme del ccnl che prevedono degli incrementi di retribuzione per il lavoro svolto in orario notturno.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha, dunque, accolto il ricorso ed ha accertato il diritto dei lavoratori alle maggiorazioni retributive per i turni di lavoro notturno svolti ed ha condannato il Ministero della della Giustizia al pagamento delle predette maggiorazioni, in relazione ai turni dalla 22.00 alle 8:00 svolti in misura di otto mensili.

 

20/07/2015

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