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Licenziamento orale e reintegra sul posto di lavoro.

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sentenza 240 del 2016.

La Niar Impianti gestiva un appalto per la manutenzione e la riparazione dei mezzi, degli impianti e delle strutture di produzione all’interno dello stabilimento farmaceutico della DSM di Capua.

Un operaio manutentore, licenziato nel 2008 dalla Niar Impianti, è stato reintegrato sul posto di lavoro, perché il licenziamento gli era stato comunicato soltanto oralmente dal datore di lavoro.

Nel corso del mese di agosto 2008 il lavoratore godeva di un periodo di ferie. Nel corso degli ultimi giorni, il medesimo riceveva dalla società un invito per un colloquio presso gli uffici aziendali. Qui l'operaio incontrava l'amministratore della società che gli riferiva che non avrebbe più dovuto presentarsi al lavoro.

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il reintegro del lavoratore sul posto di lavoro ed condannato la società a pagargli una somma superiore ad euro 200.000, pari alle retribuzioni non percepite dal giorno del licenziamento sino all'effettiva reintegra, e a versare tutti i contributi previdenziali e assistenziali per lo stesso periodo.

Il giudice, accogliendo le tesi del giuslavorista Domenico Carozza, difensore del lavoratore, ha applicato l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, perché la società non ha provato di avere alle proprie dipendenze meno di 15 dipendenti.

Lo stesso giudice ha ritenuto essenziale per il perfezionamento del recesso che il lavoratore venga a conoscere per iscritto le ragioni del licenziamento così da poter esercitare pienamente il diritto di difendersi. Il licenziamento individuale del lavoratore per essere legittimo deve essere intimato secondo le forme ed il procedimento prescritto dalla legge 604/66 per cui il datore di lavoro deve comunicare per iscritto il licenziamento al prestatore di lavoro.

Nel caso esaminato, d'altronde, la società aveva arbitrariamente intimato il licenziamento perché il lavoratore gli aveva chiesto la ragione, apparentemente insussistente, del rientro coattivo dalle ferie.

15 febbraio 2016

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