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Disturbo post traumatico come reazione emotiva alla costrittività organizzativa ed al demansionamento. Vittoria in Corte di Appello per lo Studio Legale Carozza.

Corte di Appello di Napoli, sentenza 304 del 2021.

La Corte d’Appello di Napoli ha accolto l’impugnazione di una lavoratrice avverso la sentenza del Tribunale di Napoli che aveva rigettato il ricorso nei confronti dell’INAIL volto ad accertare il diritto ad ottenere il pagamento dei benefici per malattia professionale a causa dello stato invalidante derivato dalle condizioni di lavoro nelle quali era stata costretta a svolgere la prestazione lavorativa.

L’interessata, infatti, aveva svolto attività lavorativa presso un Comune della Provincia di Caserta, quale responsabile del settore finanziario e di quello relativo agli affari generali, ma per anni era stata privata di ogni funzione di responsabilità e costretta a permanere per lunghi periodi in stato di inattività. La medesima, inoltre, era stata privata finanche della stanza che aveva a disposizione come ufficio e degli strumenti di lavoro ed era stata spostata in un altro ambiente dove è rimasta priva di mansioni. Come conseguenza di tali condizioni, aveva subito una grave alterazione del proprio equilibrio psico fisico.

Il Giudice di primo grado, tuttavia, disposta la consulenza medico legale, aveva respinto il ricorso per assenza del requisito indennizzabile.

La lavoratrice ha proposto appello, lamentando che il Giudice di primo grado avesse immotivatamente escluso conseguenze invalidanti maggiori del proprio stato psico fisico rispetto a quelle accertate.

Analizzando il gravame proposto, la Corte di Appello ha ritenuto necessario disporre una nuova consulenza medico legale, che, a conclusione delle operazioni peritali, ha accertato una invalidità in capo all’interessata tale da poter accedere alle prestazioni per la menomazione dell'integrità psicofisica (danno biologico). La Corte d’Appello, sulla base della consulenza, ha affermato l’esistenza di un disturbo post traumatico che il consulente ha considerato come reazione emotiva alla costrittività organizzativa ed al demansionamento.

La Corte d’Appello, pertanto, ha dichiarato il diritto della lavoratrice a percepire dall’INAIL l’indennizzo in capitale.

24 marzo 2021

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