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Annullamento del licenziamento e reintegra di un dirigente comunale

Tribunale di Santa Maria C.V., sentenza 2459 del 2015.

Un Dirigente dell'Area Finanziaria del Comune di Alife era stato arrestato, con grande clamore dei mass media, nel febbraio del 2014 dalla Guardia di Finanza di Caserta con accuse di peculato e falso ideologico che egli ha sempre respinto con forza. Oggi è libero e in attesa del giudizio penale. Con l'accusa, inoltre, di essersi appropriato di circa 290.000 euro negli anni dal 2007 al 2010 e, nonostante anche nel procedimento penale si sia sempre dichiarato non responsabile, il Comune di Alife lo aveva licenziato nell'ottobre del 2012.
Assistito dalla FP Cisl e dal giuslavorista Domenico Carozza, Sansone ha avanzato ricorso contro il provvedimento disciplinare contestando, in primo luogo, un grave vizio formale e l'illegittimità dell'atto e del licenziamento innanzi al giudice del lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Il Giudice del Lavoro, aderendo alle tesi del legale, ha ritenuto che la normativa che disciplina la riapertura del procedimento disciplinare fosse stata violata dall'amministrazione comunale e che il procedimento conclusosi con il licenziamento fosse da considerarsi il prosieguo di quello in precedenza attivato e sospeso in attesa del termine del procedimento penale.
Conseguenza di ciò, è stata la dichiarazione di illegittimità del licenziamento, la condanna del Comune di Alife alla reintegra del Dirigente sul suo posto di lavoro e al risarcimento dei danni commisurati alle retribuzioni non percepite, nonché all'accredito di tutti i contributi assistenziali e previdenziali non versati.
Si è trattato della giusta applicazione della disciplina garantista dei procedimenti disciplinari nei confronti dei pubblici dipendenti.

 

22/06/2015

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